Sfruttare i social network, ma rispettando la privacy dei lavoratori

Con la newsletter n. 430 del 24 luglio 2017, il Garante Privacy rende nota la conclusione del primo ciclo di incontri con le Pubbliche Amministrazioni e le imprese in vista dell’applicazione del Regolamento europeo sulla protezione dei dati, prevista per il 25 maggio 2018. Il Garante dà anche delle indicazioni alle imprese relative alla possibilità di sfruttare l’uso dei social network senza violare la privacy dei lavoratori.

Sfruttare le potenzialità dei social senza violare la privacy dei lavoratori.

I Garanti europei della privacy, riuniti del Gruppo “Articolo 29” (WP29), hanno fornito alle imprese delle indicazioni volte a sfruttare le potenzialità delle reti sociali e delle nuove tecnologie senza, però, violare la privacy dei lavoratori. Controllare la fuga di dati o la compromissione dei sistemi senza “spiare” le comunicazioni dei dipendenti, consultare i social network limitandosi ai soli profili professionali, offrire spazi privati su computer aziendali e servizi cloud, chiedere ulteriori basi legali circa il consenso per trattare i dati personali dei lavoratori. Sono queste alcune delle indicazioni fornite dai Garanti e che tengono conto delle novità introdotte dal Regolamento UE 2016/679 che troverà applicazione a partire dal 25 maggio 2018.

Primo ciclo di incontri sul Regolamento UE 2016/679.

In riferimento al nuovo Regolamento UE 2016/679 e in vista della sua applicazione dal mese di maggio 2018, l’Autorità comunica la conclusione del primo ciclo di incontri tenuti dall’Ufficio del Garante con soggetti pubblici e privati. Infatti, sono stati fatti ben 3 incontri con la P.A., dove hanno preso parte dirigenti e funzionari appartenenti alle Amministrazioni centrali, agli Enti pubblici, Regioni, Province autonome e Autorità indipendenti. Lo stesso numero di incontri è stato fatto con il mondo imprenditoriale.

Telefonate indesiderate.

Il Garante ha preso un provvedimento nei confronti di due società operanti nel settore sanitario (in particolare quello odontoiatrico), vietando il trattamento a fini di telemarketing di circa un milione di utenze telefoniche fisse e mobili, utilizzate senza il rispetto della disciplina in materia di privacy.

Newsletter dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali del 24 luglio 2017, n. 430.