Trust

Trust: nell’azione revocatoria avente ad oggetto il conferimento di beni in Trust il Trustee è sempre litisconsorte necessario.

Nell’azione revocatoria avente ad oggetto il conferimento in trust il trustee è sempre litisconsorte necessario. Siffatta azione deve essere esercitata avverso il trustee che era in carica all’epoca del conferimento.

Nel giudizio per la revocatoria del conferimento in un Trust i cui disponenti sono i nonni e i cui beneficiari sono i nipoti, minori d’età, non si ravvisa conflitto di interessi tra questi ultimi e i loro rispettivi genitori (citati in giudizio quali legali rappresentanti dei minori), in quanto i genitori hanno dato il benestare al Trust e a nulla rilevando la loro mancata costituzione in giudizio.

Corte Suprema di Cassazione, III sex. civ, ordinanza n.11762 – 12 aprile 2022

Il Trust a vantaggio degli eredi testamentari o legittimi del disponente è esente dall’imposta sulle successioni

Il conferimento di beni in un trust a vantaggio degli eredi testamentari o, in mancanza, degli eredi legittimi del disponente è esente dall’imposta sulle successioni e sconta le imposte ipotecarie e catastali in misura fissa in quanto non comporta l’attribuzione definitiva dei beni al trustee. L’imposizione proporzionale è dovuta all’eventuale trasferimento finale dei beni al beneficiario, il quale solo costituisce un effettivo indice di ricchezza ai sensi dell’art. 53 Cost.

Corte Suprema di Cassazione, V sez. civ. ordinanza n. 9196 – 22 marzo 2022

Il Trust autodichiarato è esente da imposta di donazione

L’istituzione di un trust autodichiarato i cui beneficiari finali sono i coniugi disponenti, se in vita, o, diversamente, i loro discendenti in linea retta è esente da imposta di donazione in quanto non realizza un trasferimento patrimoniale intersoggettivo con conseguente reale arricchimento. Il presupposto dell’imposizione proporzionale si ravvisa soltanto nell’attribuzione finale dei beni ai beneficiari, a compimento e attuazione del trust medesimo.

Corte Suprema di Cassazione, V sezione civile ordinanza n. 22569 – 10 agosto 2021

Trust liquidatorio: imposte ipocatasatali fisse ed esenzione dall’imposta di donazione

Il conferimento di un immobile in un trust liquidatorio il cui fine è liquidare l’immobile per far fronte alle passività della società di cui il disponente è fideiussore sconta le imposte ipocatasatali in misura fissa ed è esente dall’imposta di donazione non comporta un’attribuzione definitiva a vantaggio del trustee, che è tenuto solo a custodirli, amministrarli e venderli in vista del perseguimento dello scopo del trust.

Corte Suprema di Cassazione, V sezione civile n.224 – 12 gennaio 2021

Il conferimento in trust è esente dall’imposta di donazione

Il conferimento in trust è esente dall’imposta di donazione e sconta le imposte ipocatastali in misura fissa in quanto non realizza un trasferimento effettivo di ricchezza mediante attribuzione patrimoniale stabile, essendo meramente attuativo dello scopo di segregazione. L’imposta sulle successioni e donazioni è dovuta solo in caso di eventuale trasferimento finale dei beni ai beneficiari, posto che solo quest’ultimo costituisce un effettivo indice di capacità contributiva.

Corte Suprema di Cassazione, VI sezione civile ordinanza n. 28796 – 16 dicembre 2020

Esenzione dell’imposta sulle successioni e donazioni se il beneficiario finale è il disponente del Trust

Il conferimento di beni in un trust il cui beneficiario finale è il disponente e – in caso di premorienza di questi – i suoi figli è esente dall’imposta sulle successioni e donazioni in quanto quest’imposta trova ragione in manifestazioni di ricchezza conseguenti a trasferimenti patrimoniali che si sarebbero manifestate solo in caso di premorienza del disponente.

Corte Suprema di Cassazione, V sezione civile, Ordinanza n. 10256 del 29 maggio 2020

L’appartamento ad uso abitativo conferito in Trust sconta le imposte ipotecarie e catastali in misura fissa

Il conferimento di un appartamento ad uso abitativo in trust affinché il trustee lo custodisca fino a un termine prestabilito a favore della beneficiaria sconta le imposte ipotecarie e catastali in misura fissa in quanto non comporta un effetto traslativo, bensì soltanto un effetto segregativo. Il trasferimento definitivo di ricchezza, rilevante quale indice di capacità contributiva in relazione al quale sono pretendibili le imposte proporzionali, si verificherà solo al momento del trasferimento finale alla beneficiaria.

Cassazione, VI sezione civile, Ordinanza n. 9601 del 25 maggio 2020

Il Trust autodichiarato è esente da imposizione proporzionale

L’istituzione di un trust autodichiarato il cui disponente-trustee individua quali beneficiari finali, per una parte del fondo, sé medesimo e il coniuge, se in vita, e altrimenti i discendenti e, per altra parte del fondo, sé medesimo, il cognato e la suocera, se in vita, e altrimenti i loro legittimi eredi è esente da imposizione proporzionale in quanta manca un effettivo trasferimento di beni e diritti che dia luogo al presupposto impositivo del reale arricchimento.

Corte Suprema di Cassazione, V sezione civile n. 8082 – 23 aprile 2020

Sì al Trust familiare autodichiarato se persegue finalità lecite e meritevoli

La coincidenza delle figure di disponente e trustee in capo alla medesima persona non vale di per sé a rendere il trust illecito, essendo anche il trust autodichiarato riconosciuto nel nostro ordinamento. Il trust familiare la cui causa concreta consista nella costituzione di un patrimonio separato destinato al soddisfacimento delle esigenze abitative delle mogli e dei figli dei disponenti persegue una finalità lecita, così che la sottrazione dei beni alle pretese dei creditori dei disponenti non è il motivo unico o essenziale del trust.

È revocabile ex art. 2901 cod. civ. il trust familiare autodichiarato istituito dal disponente, socio accomandatario della s.a.s. debitrice – posta in
liquidazione – e dunque responsabile con tutto il proprio patrimonio, successivamente alla sentenza di accertamento del credito: la scientia damni in capo al disponente si desume dall’epoca del sorgere del credito (risalente al momento della cessazione del rapporto di lavoro del creditore agente in revocatoria con la s.a.s.), mentre l’eventus damni sussiste per non avere il disponente indicato altri beni sui quali il creditore potrebbe rivalersi.

In questo senso, Tribunale Civitavecchia – 20 novembre 2019

Trust e fisco: l’imposta sulle successioni e donazioni è dovuta solo al trasferimento finale bei beni al beneficiario

La Corte Suprema di Cassazione, VI sezione civile, con ordinanza n.32392 dell’11 dicembre 2019 ha ribadito che il conferimento in trust non sconta l’imposta sulle successioni e donazioni in quanto è un atto fiscalmente neutro, meramente attuativo degli scopi di segregazione ed apposizione del vincolo. Tale imposta sarà dovuta all’eventuale trasferimento finale dei beni in trust al beneficiario, in quanto solo quest’ultimo costituisce un effettivo indice di ricchezza ai sensi dell’art. 53 Cost.

Corte Suprema di Cassazione, VI sezione civile ordinanza n.32392 – 11 dicembre 2019